Anti-suit injunction
L’injunction (provvedimento di inibitoria/inibitoria) consiste nel provvedimento emesso dal giudice di common law contenente, per lo più, l’ordine di astenersi dal comportarsi o dal continuare a comportarsi in un certo modo, lesivo dei diritti della parte che ha chiesto l’emissione dell’inibitoria. In generale le injunctions di common law si possono suddividere in prohibition (o restrictive) injunctions e in mandatory injunctions, a seconda che il provvedimento abbia ad oggetto, rispettivamente, un non facĕre oppure (più raramente) un facĕre.
Vi sono, poi, tutta una serie di tipologie specifiche di injunction: tra esse degna di nota è senz’altro la anti-suit injunction (inibitoria nei confronti di più fori concorrenti), che consiste in un particolare tipo di injunction con la quale il giudice può far divieto ad un soggetto di promuovere o di continuare un dato procedimento giudiziario in un altro Paese, sulla base della considerazione che la giurisdizione in merito a quella controversia appartiene ad un organo giurisdizionale o arbitrale del proprio Paese. Tale misura cautelare costituisce un rimedio volto a prevenire o a risolvere conflitti di giurisdizioni e fenomeni di forum shopping a livello cross-border (transnazionale).
Si noti che le anti-suit injunctions sono una conseguenza diretta dell’ampio potere discrezionale di cui godono i giudici dei Paesi di common law e che supera di gran lunga per estensione quello di cui sono dotati i giudici degli ordinamenti di civil law.
Questo è un argomento trattato in occasione del corso on line di traduzione giuridica EN>IT tenuto da L&D traduzioni giuridiche e organizzato da AITI Lombardia, articolato in due webinar live (venerdì 18-25 settembre 2020) e dedicato all’istituto dell’“Equity”.
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