Segue: agency (agent/servant)
Nell’ambito dell’agency (rappresentanza) si instaura un rapporto tra due soggetti denominati agent (rappresentante) e principal (rappresentato) (ce ne siamo occupati qui in questo blog).
Talvolta all’agent può essere affiancata un’altra tipologia di rappresentante, indicata con il termine servant, il quale però rappresenta un master e non un principal, dando origine all’espressione agents and servants. Si tratta di due figure simili, la prima incaricata di agire in the name and on behalf of the principal e la seconda on behalf of the master, ma ciascuna dotata di proprie specificità in relazione ai seguenti aspetti:
- potere di instaurare un rapporto di natura contrattuale (che è presente in capo all’agent, ma non al servant);
- controllo e supervisione da parte del rappresentato (che si esplicano per il tramite di semplici istruzioni impartite dal principal all’agent e che invece sono esercitati in modo diretto nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato esistente tra master e servant);
- numero di rappresentati (potenzialmente una pluralità di principals nel caso dell’agent, ma un solo master nel caso del servant);
- remunerazione (sotto forma di commissione nel caso dell’agent e di stipendio nel caso del servant);
- responsabilità in capo al rappresentato (in entrambi i casi il rappresentato è responsabile delle azioni messe in opera dal rappresentante, nel caso dell’agent entro i limiti dei poteri conferiti a quest’ultimo e nel caso del servant entro i limiti dello svolgimento delle proprie mansioni lavorative).
Quando non è necessario far emergere le rispettive specificità delle due figure, dal punto di vista traduttivo è possibile rendere in italiano l’espressione agents and servants semplicemente con “rappresentanti”; in caso contrario si può optare per “rappresentanti e dipendenti” o “rappresentanti e (soggetti) preposti”, posto che il termine servant, da solo, può talvolta essere utilizzato come sinonimo di employee e indicare il “dipendente”/“lavoratore subordinato” oppure, più genericamente, il “(soggetto) preposto”.
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